Cari Soci e Amici del Centro Studi Storico Militari e Geopolitici,
l’attacco alle”torri gemelle” ha avuto conseguenze all’epoca forse non immaginabili. Ha dimostrato, tra l’altro, la debolezza dell’Occidente tecnologico e democratico nei confronti di movimenti terroristici armati solo di un fanatismo religioso che noi non sappiamo comprendere (e pertanto non sappiamo combattere!).
Ha dimostrato che certe guerre non si possono vincere con la sola superiorità tecnologica e che le democrazie occidentali non sono più in grado di affrontare una sfida militare prolungata e lo stillicidio di perdite che combatterla seriamente significherebbe.
Dovrebbe averci fatto capire anche tante altre nostre vulnerabilità e debolezze, che ancora non vogliamo ammettere con noi stessi.
Dopo vent’anni, però, è necessario guardarsi indietro e tentare di capire veramente cosa è successo.
Ne parleremo venerdì 11 febbraio con il giornalista e scrittore Domenico QUIRICO..
Quirico è sicuramente uno dei più noti giornalisti e inviati di guerra italiani . Reporter de La Stampa, è stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra nei Teatri più pericolosi. Si è interessato fra l’altro degli avvenimenti sorti a partire dal 2010-2011 e noti come “Primavera araba”. Nell’agosto 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come inviato di guerra, di lui si perde ogni traccia. La prima notizia del suo rapimento giunge il 6 giugno quando viene diffusa la notizia che Quirico è ancora vivo. Viene infine liberato l’8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano e infine riportato a casa. Nel 2015 ha vinto il Premio letterario Brancati.
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